Perelman il genio che rifiutò 1 milione di dollari

Questa è la storia di Grigory Yakovlevich Perelman, un genio della matematica russo che ha scelto di vivere da eremita in uno dei tanti grattacieli alla periferia sud di San Pietroburgo, accudendo la madre anziana gravemente malata. Grigory, nativo di Leningrado (oggi San Pietroburgo), figlio di un’insegnante di matematica e di un ingegnere elettronico, è considerato il nono genio vivente.

In Russia i suoi insegnanti, sin dalle prime classi, rimasero sbalorditi dai discorsi logici con un alto livello di alfabetizzazione e dal liceo ‘Grisha’ venne trasferito in una scuola di fisica e matematica. Vinse più di una volta le Olimpiadi di matematica dell’Urss e nel 1982 anche quelle internazionali a Budapest. Si iscrisse alla facoltà di Meccanica e Matematica all’Università Statale di Leningrado. Negli anni ’90, dopo la caduta dell’Unione Sovietica, Grigory lavorò in diverse università americane. Ma la vita accademica in America non sembrava soddisfare Perelman. Nel 1995, tornò in Russia e si stabilì a San Pietroburgo.

È famoso in tutto il mondo principalmente per due motivi.

In primo luogo, nel 2002 dimostrò la Congettura di Poincaré, uno degli enigmi matematici più difficili della storia della scienza, lasciando a bocca aperta centinaia di scienziati di tutto il mondo che si erano imbattuti in esso da oltre un secolo. In secondo luogo, quattro anni dopo, rifiutò la ‘Medaglia Fields’, l’equivalente del Premio Nobel per i matematici, e un premio da un milione di dollari.

Grigory conduce una vita assolutamente modesta, quasi sull’orlo della povertà, veste trasandato e vive in un vecchio appartamento a Kupchino, quartiere popolare saturo di infrastrutture nei pressi dell’ultima stazione della linea blu della metropolitana di San Pietroburgo, non distante dall’aeroporto Pulkovo.

Alcuni vicini di casa non vedono Grigory da diverso tempo, ma altri dicono che studia tutto il giorno matematica e che in passato lo avevano visto fare la spesa dopo le otto della sera, comprando solo il necessario, ma nella sua borsa non mancava mai il pollo congelato, che comprava con la pensione della madre malata di Parkinson.

Grigory non usa più l’ascensore da quando sua madre ha rischiato di essere scippata e, quindi, preferisce le scale. Da giovane suonava il violino e giocava a tennistavolo (da noi meglio conosciuto come ping pong), ma l’amore per la matematica è stato molto più forte. Si dice che non apra la porta a nessuno, né ai vicini né ai suoi tanti ammiratori che vorrebbero mettersi in contatto con lui.