Scoperta assurda: mummia ritrovata su uno yacht
Nel marzo 2016, sulla costa delle Filippine, è stato scoperto un cadavere mummificato su uno yacht alla deriva. La vittima è stata identificata come Manfred Fritz Bajorat, uno skipper tedesco di 59 anni che aveva trascorso la sua vita navigando in solitaria intorno al mondo. Era scomparso nel 2010 dopo il suo divorzio dalla moglie. Il corpo è stato scoperto casualmente da un’altra imbarcazione, la LMAX, impegnata in una regata attorno al mondo, che ha notato uno yacht alla deriva. I soccorritori sono saliti a bordo dello yacht per verificare se ci fosse ancora qualcuno a bordo e hanno trovato il cadavere di Bajorat, adagiato su un tavolo vicino alla radio. La causa della morte è stata determinata come un infarto del miocardio.
Ciò che ha lasciato tutti stupiti è il fatto che il cadavere sia stato mummificato in così poco tempo. Secondo gli esperti, l’aria, la temperatura elevata e la salsedine del mare sono tutti fattori che hanno contribuito alla mummificazione del corpo. Inoltre, la natura può favorire la mummificazione anche in ambienti artificiali come cantine, solai e cripte, dove la conservazione è causata da un insieme di fattori quali correnti d’aria e temperature stabili. Le condizioni atmosferiche avrebbero quindi rapidamente asciugato il corpo dall’esterno, trasformando la pelle in una barriera protettiva contro batteri ed insetti. Ma sotto il grasso e il muscolo, i batteri nell’intestino potrebbero aver cominciato a decomporre il corpo dello sventurato dall’interno.
Secondo il professor Peter Vanezis, docente di patologia forense presso la Barts e la London School di Medicina e Odontoiatria, l’aria, l’alta temperatura e la salsedine del mare sono tutti elementi molto favorevoli alla mummificazione. Anche il dottor Frank Wehner, patologo forense presso l’Università di Tübingen, ha dichiarato che la pelle del cadavere potrebbe essere diventata gialla e accartocciata su se stessa la settimana successiva alla morte, raggiungendo una vera e propria mummificazione solo dopo diverse settimane.
Gli investigatori hanno trovato una lettera di Bajorat alla sua ex moglie, Claudia, tra i suoi effetti personali. Claudia era morta di malattia nel 2010, lo stesso anno in cui Bajorat si era separato da lei. La scoperta del cadavere mummificato di Bajorat ha suscitato scalpore e curiosità, ma resta una triste storia di mare e un tributo a un uomo che ha dedicato la sua vita a navigare in solitaria intorno al mondo.