Alpini derubati: cosa è successo
La Corte dei conti di Bolzano ha emesso una sentenza contro un individuo di 65 anni, un ex sergente residente a Besenello (Trento), obbligandolo a restituire al ministero della Difesa la somma di 234.753 euro.
L’ex militare, accusato di essersi appropriato dei fondi destinati al pagamento delle tasse degli Alpini di Bolzano, dovrà restituire l’intero ammontare rubato.
Gli eventi in questione riguardano un periodo compreso tra il 2010 e il 2016, quando l’uomo ricopriva il ruolo di cassiere.
Secondo l’accusa, il militare “si appropriava dei fondi destinati al pagamento dell’Irap e dell’addizionale regionale Irpef, dovuti in relazione alle retribuzioni percepite dai militari in servizio” presso il Comando Truppe Alpine di Bolzano.
La cifra che dovrà ora restituire, in seguito alla condanna della Corte dei conti, si aggiunge ai 20.000 euro che il militare aveva già restituito volontariamente durante il procedimento.
Per lo stesso caso, il militare era già stato condannato nell’ottobre 2021 dal Tribunale militare di Verona, con una pena di 3 anni e 4 mesi di reclusione per “peculato militare continuato e aggravato”.
Le indagini interne erano state avviate a seguito dei numerosi prelievi non giustificati di contante effettuati dall’uomo: complessivamente, una ventina di transazioni con importi che variavano da 1.000 a 25.000 euro.
I suoi due superiori, secondo quanto stabilito dai giudici, non sono stati ritenuti responsabili per il reato di negligenza.